Il punto della situazione: parte 1 – il virus dalla Cina

Il punto della situazione:

Parte 1 - Il virus dalla Cina

di G.F.

Foto in evidenza caricata da CDC su Unsplash.com, disponibile a questo link. Foto rilasciata con licenza CC0.

1. Introduzione.

Come abbiamo visto la trattazione mainstream sostiene che la comunità scientifica fosse preoccupata da tempo (almeno da 10 anni) che poteva verificarsi un salto di specie da qualche animale all’uomo ed in particolare uno spillover dai pipistrelli all’uomo. Per esempio un paper di Febbraio 2019 (molti mesi prima della presunta “ufficiale” scoperta di Covid-19) sosteneva che [1]:

“I pipistrelli ospitano una miriade di virus e alcuni di questi virus potrebbero essersi riversati su altre specie, compresi gli umani. Gli eventi di spillover sono rari e diversi fattori devono allinearsi per creare la ‘tempesta perfetta’ che alla fine porterebbe a uno spillover. Uno di questi fattori è l’aumento della diffusione del virus da parte dei pipistrelli. Diversi studi hanno indicato che i pipistrelli hanno meccanismi di difesa unici che consentono loro di essere infettati in modo persistente o latente da virus. I fattori che portano ad un aumento della carica virale dei pipistrelli infettati in modo persistente faciliterebbero la diffusione del virus.”

Sulla base di articoli come questo la trattazione dello spillover naturale è stata fortemente supportata dai media per lungo tempo. Poi ad un certo punto è iniziata a insorgere una teoria,  inizialmente bollata con forza come “complottismo”, che diventerà a partire dal 2021 l’unica risposta sensata alla questione: la fuga dal laboratorio cinese di Wuhan. Ma andiamo per gradi.

 

2.   Il virus come opportunità per la destituzione di Trump

Siamo nel Marzo del 2020 e Trump è il presidente degli Stati Uniti. Alle 18:51 esce con un tweet in cui parla di “virus cinese”.

Questa è una ghiottissima opportunità per i DEM americani di ribaltare gli equilibri di potere. Come sapete in America i DEM e i Repubblicani sono le due sfaccettature della destra liberista che dominano il paese e sebbene abbiano la stessa matrice ideologica in realtà hanno interessi diversi. E’ così che i media iniziano a calcare la mano con le solite accuse a Trump di razzismo e le solite menate in salsa politically correct tipiche proprio della frangia DEM. 

Cominciano a comparire dunque sulle principali testate scientifiche degli articoli che sembrano confermare l’origine zoonotica del virus. In particolare si comincia a mettere sul tavolo l’ipotesi della specie intermedia, il pangolino. I cosiddetti Pangolin Papers [2, 3] finiscono sulle principali testate scientifiche e gran parte della comunità scientifica finisce per dare credito a questi articoli, sebbene siano stati scritti in modo frettoloso e inaccurato. Come potete immaginare se un paper finisce su Nature o su The Lancet la sua autorevolezza viene quasi data per scontata dalla comunità e questo è un gigantesco errore.

Nel frattempo alcuni personaggi nel mondo accademico iniziano a nutrire fortissimi dubbi circa questa strampalata teoria dell’origine naturale del virus. Uno dei tanti per esempio, il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier, sostiene che in realtà il virus sia di origine artificiale e che sia stato creato in laboratorio aggiungendo ad un coronavirus classico alcune sequenze di HIV. Sostiene inoltre che in realtà qualcuno avesse già pubblicato dei paper su questa cosa, ma che sia stato poi costretto a ritrattare. E in effetti un paper ritirato che parla proprio di questo c’è [4]. Su Montagnier si scatena l’impeto della comunità scientifica ma soprattutto dei media. In realtà dietro ci sono interessi di natura tutt’altro che scientifica e la questione è ben più complicata ma come al solito i media banalizzano i fatti e difendono le posizioni di regime.

A sposare la tesi della fuga dal laboratorio a Maggio del 2020 è anche l’allora presidente USA Trump [5], sebbene sia stato successivamente “smentito” da Anthony Fauci [6]. E non è un caso.

Nel corso dei mesi i casi negli USA aumentano a dismisura, diventando il paese più colpito del mondo e a Dicembre del 2020 Trump perde la campagna elettorale nei confronti di Joe Biden. Una campagna elettorale pesantemente incentrata sulla gestione della pandemia. Non a caso, in un tweet Joe Biden scrive che mentre Trump non ha un piano per controllare il Covid, lui ce l’ha:

Salvo poi ritrattare pochissimi giorni dopo essersi insediato alla Casa Bianca dicendo che [8]:

“Non c’è niente che si possa fare per cambiare la traiettoria di questa pandemia.”

Già questo dovrebbe far capire che in realtà c’è dell’altro dietro quanto accaduto a Wuhan… lo stesso dicasi per la vicepresidente Kamala Harris, la quale un paio di settimane dopo il primo tweet di Biden fa uscire questo tweet:

E ovviamente quella fetta di elettori boccaloni pur di destituire Trump c’ha creduto.

 

3a.   La tesi ritrattata e il Lancet-Gate.

Una volta eletto Biden infatti cominciano a fioccare articoli autorevoli sull’ipotesi della fuga da laboratorio. Ad un anno di distanza dalla tanto sbandierata “demolizione” delle tesi di Montagnier, il Wall Street Journal se ne esce con un articolo bomba: il virus sembrerebbe avere origini artificiali [9]. Anche un paper di due scienziati norvegesi afferma l’evidente artificialità del virus e soprattutto dimostra il forte ostruzionismo da parte delle principali testate scientifiche che non vogliono pubblicare l’articolo [10].

E in Italia cosa scrivono? La Stampa (tanto per fare un esempio) nell’Aprile del 2020 reputava impossibile la tesi del virus creato in laboratorio [11], salvo poi sostenere nel Maggio 2021 la tesi del virus artificiale [12]. Un atteggiamento molto simile a quello statunitense e, anche qua, non è un caso.

La Stampa su Montagnier

Al di là delle testate giornalistiche, anche l’Istituto Superiore di Sanità scrive [14]:

“Il 31 dicembre 2019, le autorità sanitarie cinesi hanno notificato un focolaio di casi di polmonite ad eziologia non nota nella città di Wuhan. Molti dei casi iniziali hanno riferito un’esposizione al Wuhan’s South Chine Seafood City Market. Per questa ragione si ipotizzò il coinvolgimento di animali vivi nella catena di trasmissione. Nel corso dell’ultimo anno sono state effettuate ricerche per validare quest’ipotesi, senza tuttavia trovare un nesso specifico col mercato del pesce di Wuhan. Più di recente si è ipotizzato che il virus abbia avuto un serbatoio naturale nei pipistrelli, ma che sia improbabile che questi animali fossero a Wuhan un anno fa.”

E questo viene anche ribadito a livello internazionale [17]. Se dunque l’ISS sostiene che il nesso tra gli animali vivi nel mercato del pesce e la diffusione del virus è solo un’ipotesi, peraltro smentita, deve essere ancor più chiaro che c’è qualcosa volontariamente occultato in questa faccenda. E infatti così è.

Ad un certo punto, nel Novembre del 2020, un’indagine statunitense mette in luce la verità: l’ONG EcoHealth Alliance di Peter Daszak ha orchestrato tutto in modo da insabbiare l’origine artificiale del virus [15]. A seguito dell’inchiesta infatti emerge che:

Le e-mail ottenute da ‘US Right to Know’ mostrano che una dichiarazione su The Lancet scritta da 27 eminenti scienziati della salute pubblica che condannano le ‘teorie del complotto che suggeriscono che COVID-19 non ha un’origine naturale’ è stata organizzata da dipendenti di EcoHealth Alliance, un gruppo senza scopo di lucro che ha ricevuto milioni di dollari di finanziamenti dei contribuenti statunitensi per manipolare geneticamente i coronavirus con gli scienziati del Wuhan Institute of Virology. Le e-mail ottenute tramite richieste di documenti pubblici mostrano che il presidente di EcoHealth Alliance, Peter Daszak, ha redatto la dichiarazione di The Lancet […] La lettera degli scienziati è apparsa su The Lancet il 18 febbraio, appena una settimana dopo che l’OMS aveva annunciato che la malattia causata dal nuovo coronavirus sarebbe stata denominata COVID-19. I 27 autori ‘condannano fermamente le teorie del complotto che suggeriscono che COVID-19 non ha un’origine naturale’ e hanno riferito che scienziati di più paesi ‘concludono in modo schiacciante che questo coronavirus ha avuto origine nella fauna selvatica’. La lettera non includeva riferimenti scientifici per confutare una teoria dell’origine di laboratorio del virus.”

Questo sbugiarda completamente tutti i paper pubblicati sulle più autorevoli riviste scientifiche del mondo, in particolare The Lancet, ed è subito Lancet-Gate. In particolare sul British Medical Journal esce un articolo che dimostra l’ingerenza della politica nella scienza e mette una pietra tombale sull’attendibilità delle pubblicazioni scientifiche su queste testate [16]. Nella parte iniziale si legge che:

“I ricercatori che sono stati finanziati per studiare i virus con potenziale pandemico hanno lanciato una campagna etichettando l’ipotesi della fuga dal laboratorio come una ‘teoria del complotto’. Un leader in questa campagna è stato Peter Daszak, presidente di EcoHealth Alliance […] Nel corso degli anni EcoHealth Alliance ha subappaltato la sua ricerca supportata dal governo federale a vari scienziati e gruppi, inclusi circa 600.000 dollari al Wuhan Institute of Virology. Poco dopo l’inizio della pandemia, Daszak ha effettivamente messo a tacere il dibattito sulla possibilità di una fuga da laboratorio con una dichiarazione del febbraio 2020 su Lancet. Il ruolo dietro le quinte di Daszak nell’orchestrare la dichiarazione su Lancet è venuto alla luce nel novembre 2020 in e-mail ottenute tramite richieste di libertà di informazione dal gruppo di controllo degli US-Right-to-Know. Molti dei 27 scienziati che hanno firmato la lettera […] hanno omesso di riferire i loro legami con EcoHealth Alliance. Per Richard Ebright, professore di biologia molecolare alla Rutgers University nel New Jersey ed esperto di biosicurezza, le riviste scientifiche sono state complici nell’aiutare a soffocare qualsiasi menzione di una fuga da laboratorio (Nature, Science e The Lancet)”.

3b.   Cronistoria della campagna disinformativa.

Quel paper riporta anche una breve cronistoria di quella che è stata la campagna disinformativa nei confronti della tesi della fuga dal laboratorio [16], a cui abbiamo aggiunto delle altre pietre miliari. Mettendo insieme i pezzi si ha il seguente quadro d’insieme:

09/2019: Jeremy Farrar (Wellcome Trust) e Anthony Fauci (US National Institutes of Health; NIH) aiutano a supervisionare un rapporto dell’OMS che evidenzia un ‘rischio crescente di pandemia globale da un agente patogeno in fuga dopo essere stato progettato in un laboratorio’.

11/2019: Tre ricercatori del Wuhan Institute of Virology vengono ricoverati in ospedale, afferma un documento dell’intelligence statunitense precedentemente non divulgato, riportato dal Wall Street Journal il 23 maggio 2021 [32].

31/12/2019: L’OMS viene informato di casi di polmonite di eziologia sconosciuta nella città di Wuhan.

06/02/2020: Un commento di ricercatori cinesi con sede a Wuhan, secondo cui ‘il coronavirus killer probabilmente ha avuto origine da un laboratorio a Wuhan’, viene pubblicato e successivamente rimosso da ResearchGate [33] cancellando anche l’account dell’autore (ovviamente in tutto questo i presunti paladini dell’informazione nostrana hanno contribuito all’oscurantismo bollando come ‘disinformazione’ qualcosa ben al di sopra delle loro possibilità e competenze [34]).

19/02/2020: Viene pubblicata su The Lancet la lettera dei 27 scienziati (tra cui Peter Daszak e Jeremy Farrar), che condanna la teoria del virus scappato dal laboratorio di Wuhan [35].

22/02/2020: Il New York Post pubblica un articolo di uno studioso cinese in cui afferma che ‘il coronavirus potrebbe essere trapelato da un laboratorio’, successivamente censurato da Facebook [49].

06/03/2020: Kristian Andersen (Scripps Research Institute) ringrazia Jeremy Farrar, Anthony Fauci e Francis Collins (NIH) per i loro consigli e per la loro leadership durante la stesura del documento pubblicato il 17 marzo su Nature Medicine che afferma che le analisi mostrano chiaramente la non artificialità del SARS-CoV-2 [36].

26/03/2020: L’OMS pubblica un documento in cui spiega che l’origine del virus è uno spillover con un ospite intermedio [44].

24/04/2020: Il NIH taglia bruscamente i finanziamenti a EcoHealth Alliance, su ordine del presidente Trump [50, 51].

21/05/2020: Il New York Times descrive il Wuhan Institute of Virology come una vittima di teorie del complotto [38], salvo poi dover ammettere un anno dopo che la fuga non era una teoria complottista [39, 40, 41].

27/05/2020: La rivista “Nature” denuncia l’ipotesi di fuga di laboratorio come “disinformazione del coronavirus” e “falsa informazione” [37].

09/06/2020: In un tweet Jeremy Farrar invita a diffidare della teoria della fuga dal laboratorio (bollata come “teoria complottista”) e credere alla versione di Peter Daszak:

Tweet Farrar

30/12/2020: L’ indagine dell’Associated Press trova documenti del marzo 2020 che dimostrano come Pechino abbia plasmato e censurato la ricerca sulle origini del SARS-CoV-2 [42].

02/2021: Facebook censura un articolo di Ian Birrell sulle origini del Covid-19, affermando che questo tipo di articoli avrebbe subito una riduzione del 95% in termini di visibilità sulla piattaforma [43].

13/02/2021: Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, esprime profonda preoccupazione per l’indagine dell’OMS sul Covid-19 [45], invitando la Cina a essere più trasparente.

30/03/2021: Stati Uniti, Australia, Giappone, Canada, Regno Unito e altri governi esprimono preoccupazione per le indagini dell’OMS e chiedono “analisi e valutazione trasparenti e indipendenti, libere da interferenze e influenze indebite”.

26/05/2021: Facebook revoca il divieto di pubblicare post che fanno riferimento all’ipotesi di una fuga dal laboratorio [46].

27/10/2021: Il Congresso USA chiede a Dr. Collins del NIH maggiore trasparenza sulla relazione che è intercorsa tra il NIH e la EcoHealth Alliance di Daszak [48].

Inizialmente l’OMS ha coperto l’origine in laboratorio del virus sostenendo la zoonosi [56] e lo ha fatto su pressione della Cina, come conferma indirettamente Peter Ben Embarek dell’OMS [55]. Dei documenti dell’intelligence statunitense infatti confermano che erano già stati identificati 3 casi di malati nei laboratori di Wuhan (non al mercato del pesce) di una sospetta malattia simile all’influenza ma di origine sconosciuta, nel Novembre 2019 [57, 59].  

Proprio in merito all’indagine di Embarek, come riportato ad esempio dal Wall Street Journal [55]:

“Parlando con i documentaristi danesi, Peter Ben Embarek [cioè l’esperto dell’OMS che ha condotto l’indagine sull’origine del virus] ha affermato che i ricercatori cinesi del team si sono opposti al collegamento delle origini della pandemia a un laboratorio di ricerca a Wuhan in un rapporto sull’indagine.

‘All’inizio, non volevano nulla del laboratorio [nel rapporto], perché era impossibile, quindi non c’era bisogno di perdere tempo’, ha detto Ben Embarek durante l’intervista. ‘Abbiamo insistito per includerlo, perché faceva parte dell’intera questione sull’origine del virus’.

Nel suo rapporto pubblicato all’inizio di quest’anno, il team OMS-Cina ha affermato che era ‘molto improbabile’ che il virus, ufficialmente denominato SARS-CoV-2, potesse essere fuoriuscito accidentalmente dall’Istituto di virologia di Wuhan […]. Il team congiunto di ricercatori ha affermato che non consiglierebbe ulteriori indagini sulla questione. […] Alla fine, la controparte cinese di Ben Embarek alla fine ha accettato di discutere la teoria della perdita di laboratorio nel rapporto ‘a condizione che non avessimo raccomandato studi specifici per promuovere tale ipotesi’.”

Perché insabbiare tutto? C’era qualcosa da nascondere? Eh beh ovvio che c’era qualcosa da nascondere e pure bello grosso a livello geopolitico.

La questione è stata trattata in modo magistrale nel libro L’origine del Virus di Paolo Barnard, Steven Quay e Angus Dalgleish, pertanto vi consiglio di approfondirla lì (tra l’altro Paolo Barnard è stato il primo in Italia a portare a galla questa questione, come spesso avvenuto anche in altri ambiti). Andando veramente per sommi capi si può concludere che:

– Per molti anni in Cina (ma non solo) sono stati condotti esperimenti di manipolazione genetica dei virus, in particolare di Gain-of-Function. Questi studi sono stati finanziati principalmente dagli Stati Uniti [18, 19, 20].

– Peter Daszak con la sua ONG EcoHealth Alliance ottiene finanziamenti per centinaia di milioni di dollari dal dal NIH e da NIAID (di Anthony Fauci), con la scusa che questo tipo di ricerche avrebbe aumentato la sicurezza nazionale. Questi esperimenti erano proibiti dal 2014 negli USA in quanto reputati eccessivamente pericolosi, ma il veto è stato aggirato [18, 21, 22, 47].

– La dottoressa Zheng-Li Shi e il suo team negli anni precedenti aveva ricevuto finanziamenti proprio dalla EcoHealth Alliance per portare avanti gli studi di Gain of Function sui Coronavirus e parallelamente per coprire un’eventuale incidente futuro depistando la comunità scientifica catalizzando l’attenzione su un possibile spillover dai pipistrelli già svariati anni prima. Sulla prima versione del paper si erano “dimenticati” di scrivere che avevano preso soldi dalla EcoHealth Alliance, ma poi sono stati costretti ad ammetterlo, come riportato nell’immagine sotto tratta dal loro articolo pubblicato su Nature [58].

– Anche a causa degli scarsi standard di sicurezza il virus fugge dal laboratorio. La Cina ha interesse ad insabbiare la faccenda a causa delle ripercussioni internazionali e i DEM americani hanno interesse ad insabbiare la faccenda per sconfiggere Trump e per evitare un incidenti diplomatico internazionale (considerando che la Cina è il principale fornitore statunitense di attrezzatura ospedaliera e di farmaci) [18, 23].

Come mostra infatti anche l’Observatory of Economic Complexity, gli Stati Uniti nel commercio internazionale importano un quarto di tutte le forniture mediche del mondo e quasi il 40% di queste vengono dalla Cina:

4.   La fine delle menzogne tecniche.

Le tesi dello spillover e della specie intermedia crollano di fronte a tutta una serie di prove. Come abbiamo detto all’inizio, già Montagnier aveva spiegato che era piuttosto improbabile che la le caratteristiche della sequenza genetica del virus fossero naturali (analizzando 6 genomi completi di SARS e 3 genomi completi di COVID evidenziò che esistono 6 sequenze di HIV/SIV altamente contigue in spazi molto ristretti [28]). In seguito numerosi scienziati hanno spiegato che le evidenze scientifiche a supporto dell’artificialità del virus sono schiaccianti.

Innanzitutto manca in natura il presunto precursore di questo virus [18], infatti il virus che gli somiglia di più si chiama RaTG-13 ed ha un 4% di geni differenti dal SARS-Cov2. Potrebbe sembrare poco, ma se considerate che noi siamo identici agli scimpanzé a meno di un 2% di geni mutati nel giro di qualche milione di anni [52] ci si rende conto di quanto sia evolutivamente “distante” questo presunto antenato.

In secondo luogo il virus ha delle caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto all’uomo, molto più che al pipistrello e al pangolino [25], cosa bizzarra se si considera la teoria dello spillover naturale che avrebbe dovuto quindi procedere in senso contrario e con molto più tempo a disposizione; il virus presenta sei inserti inesistenti negli altri coronavirus che risultano essere perfettamente adatti all’essere umano [27] e questo è ingiustificabile nel contesto di una presunta evoluzione naturale.

Il virus del SARS-CoV2 presenta un un meccanismo molecolare specifico chiamato “sito di scissione della furina” (o furin cleavage site) che assente negli altri coronavirus del gruppo 2B. Questo meccanismo lo aiuta nella diffusione e uno studio pubblicato su Nature ha dimostrato che rimuovendolo dal virus lo si rende meno aggressivo [53]. Il virus inoltre non si sarebbe adattato progressivamente all’uomo ma sarebbe già stato adatto all’uomo fin dalla sua prima apparizione nel 2019 in Cina [24].

Anche l’analisi bayesiana del professor Quay sembra dimostrare che solo una manipolazione in laboratorio può aver creato il virus [26];

Tutto questo mette definitivamente la parola fine sulla bislacca idea del virus di derivazione naturale. Già vent’anni fa era noto il fatto che i coronavirus erano in grado di mangiare le cellule cancerogene se opportunamente trattati [29] e sono stati modificati in esperimenti di gain-of-function a tal scopo. Questo, unito al fatto che i coronavirus rispetto agli altri virus ad RNA hanno una particolare proteina che gli permette di mutare con meno frequenza ma in modo molto più efficiente [30], ha reso i coronavirus i candidati principali per la sperimentazione di gain-of-function. Quegli stessi esperimenti scappati di mano dal laboratorio cinese di Wuhan.

Ora, bisogna considerare questa pandemia come qualcosa di intenzionalmente voluto? Dal mio punto di vista no. Troppi grossi player internazionali ci hanno rimesso e questo mi fa pensare che la probabilità che la pandemia sia stata voluta a tavolino sia piuttosto bassa. Non escluderei nessuna pista ma per il momento sono dell’idea, a fronte di tutta una serie di considerazioni, che la fuga dal laboratorio non sia stata intenzionale ma semplicemente frutto di un errore.

EDIT (28/02/2023)

E’ passato più di un anno da quando ho scritto l’articolo. Nel corso di questi mesi Elon Musk è diventato il CEO di Twitter ed è venuta a galla grazie a dei giornalisti (assolutamente mai ostacolati da Musk, anzi) la questione dei Twitter Files e della trasparenza dei social. E’ venuto fuori che nel periodo pandemico i social (Twitter sicuro, ma anche gli altri) adottavano la tattica dello shadowbanning, ovvero quando non ti censuravano ti lasciavano postare ma l’algoritmo beccava il tuo post rendendolo praticamente invisibile. Ovviamente questo avveniva per tutti i post non allineati al volere della società, che poi era “casualmente” dem con oltre il 98% del social finanziato da democratici (vedi figura sotto [54]). Oltre a shadowbannare le notizie vere sulla pandemia e a incentivare le persone quindi a credere agli unici post che vedevano (cioè pro-vaccino, pro-pangolino, anti-trump etc…) hanno diretto una campagna formalmente invisibile contro Trump proprio per favorire la fazione politica che li finanziava. Tutto questo è venuto a galla di recente, ma come al solito Paolo Barnard ci aveva preso con molti mesi di anticipo.

Peraltro bisogna considerare nell’analisi il fatto che recentemente la Cina ha dato il suo sostegno alla Russia nel conflitto con la NATO e con l’Ucraina [60] e guarda caso gli Stati Uniti hanno cambiato rotta nei confronti delle loro “monolitiche certezze” sulla tesi della zoonosi tornando ad accusare la Cina della fuga di laboratorio [61, 62]. Ma guarda un po’… ma come la scienza non era imparziale e non democratica? A me pare che sia molto dem invece e tutt’altro che imparziale. Sembrerebbe più uno strumento che fa comodo nelle mani di chi comanda per giustificare il suo operato.

5.   Conclusioni

Su questa storia dunque ormai non ci sono più dubbi: il virus è stato modificato in laboratorio con studi finanziati dagli Stati Uniti, dalla Francia e dalla Cina ed è successivamente scappato (presumibilmente per sbaglio), causando la pandemia che tutti conosciamo. Negli USA la pandemia è stata il pretesto ideale per spodestare Trump e far vincere i DEM, e la convergenza congiunta di interessi cinesi e statunitensi ha messo a tacere la verità sull’origine del virus, causando la più grande ingerenza del business nella scienza e nell’informazione di tutti i tempi.

Detto questo passiamo al secondo punto del nostro percorso.

BIBLIOGRAFIA E FONTI

[1]   Sonu Subudhi, Noreen Rapin & Vikram Misra (2019), Immune system modulation and viral persistence in bats: Understanding viral spillover. Viruses, 11(2), 192

[2]  Kangpeng Xiao, Junqiong Zhai, Yaoyu Feng, Niu Zhou, Xu Zhang, Jie-Jian Zou, Na Li, Yaqiong Guo, Xiaobing Li, Xuejuan Shen, Zhipeng Zhang, Fanfan Shu, Wanyi Huang, Yu Li, Ziding Zhang, Rui-Ai Chen, Ya-Jiang Wu, Shi-Ming Peng, Mian Huang, Wei-Jun Xie, Qin-Hui Cai, Fang-Hui Hou, Wu Chen, Lihua Xiao & Yongyi Shen (2020), Isolation of SARS-CoV-2-related coronavirus from Malayan pangolins

[3]  Ping Liu ,Jing-Zhe Jiang ,Xiu-Feng Wan,Yan Hua,Linmiao Li,Jiabin Zhou,Xiaohu Wang,Fanghui Hou,Jing Chen,Jiejian Zou & Jinping Chen (2020), Are pangolins the intermediate host of the 2019 novel coronavirus (SARS-CoV-2)?

[4]  Prashant Pradhan, Ashutosh Kumar Pandey, Akhilesh Mishra, Parul Gupta, Praveen Kumar Tripathi, Manoj Balakrishnan Menon, James Gomes, Perumal Vivekanandan & Bishwajit Kundu (2020), Uncanny similarity of unique inserts in the 2019-nCoV spike protein to HIV-1 gp120 and Gag

[5]   Leonardo Martinelli – La Stampa (2020), Coronavirus, la comunità scientifica demolisce le tesi di Montagnier sul Covid-19 creato in laboratorio

[6]   Giuseppe Sarcina – Il Corriere della Sera (2020), Coronavirus, Trump sicuro che arrivi dal laboratorio di Wuhan: «Sì, ho visto le prove». Gli 007 Usa cauti

[7]  Il Messaggero (2020), Virus creato in laboratorio a Wuhan, Fauci smentisce Trump: «Non esistono prove»

[8]  Noah Higgins-Dunn – CNBC (2021), Biden says nothing can change the trajectory of the Covid pandemic over the next several months

[9]  Steven Quay & Richard Muller (2021), The Science Suggests a Wuhan Lab Leak

[10]  Birger Sørensen, Angus Dalgleish & Andres Susrud (2021), The Evidence which Suggests that This Is No Naturally Evolved Virus: A Reconstructed Historical Aetiology of the SARS-CoV-2 Spike 

[11]  Leonardo Martinelli – La Stampa (2020), Coronavirus, la comunità scientifica demolisce le tesi di Montagnier sul Covid-19 creato in laboratorio

[12]  La Stampa (2021), Nuova ricerca dimostra l’origine “artificiale” di Sars-Cov-2

[13]   Josh Boswell – DailyMail (2021), EXCLUSIVE: COVID-19 ‘has NO credible natural ancestor’ and WAS created by Chinese scientists who then tried to cover their tracks with ‘retro-engineering’ to make it seem like it naturally arose from bats, explosive new study claims

[14]   ISS (2020), Tutto sulla pandemia di SARS-CoV-2

[15]  Sainath Suryanarayanan (2020), EcoHealth Alliance orchestrated key scientists’ statement on “natural origin” of SARS-CoV-2

[16]  Paul D. Thacker – The British Medical Journal (2021), The COVID-19 Lab Leak Hypothesis: Did the Media Fall Victim to a Misinformation Campaign?

[17]   James T. Areddy – The Wall Street Journal (2020), China Rules out Animal Market and Lab as Coronavirus Origin

[18]  Paolo Barnard, Steven Carl Quay & Angus Dalgleish (2021), L’origine del Virus

[19]   Simon Wain-Hobson (2014), An avian H7N1 gain-of-function experiment of great concern

[20]  Ian Sample – The Guardian (2014), Scientists condemn “crazy, dangerous” creation of deadly airborne flu virus

[21]  U.S. Government Gain-of-Function Deliberative Process and Research Funding Pause on Selected Gain-of-Function Research Involving Influenza, MERS, and SARS Viruses

[22]  Peter Daszak (2014), Understanding the Risk of Bat Coronavirus emergence

[23]  Lei-Ping Zeng, Yu-Tao Gao, Xing-Yi Ge, Qian Zhang, Cheng Peng, Xing-Lou Yang, Bing Tan, Jing Chen, Aleksei A. Chmura, Peter Daszak & Zheng-Li Shi (2015), Bat Severe Acute Respiratory Syndrome-Like Coronavirus WIV1 Encodes an Extra Accessory Protein, ORFX, Involved in Modulation of the Host Immune Response

[24]  Shing Hei Zhan, Benjamin E. Deverman & Yujia Alina Chan (2020), SARS-CoV-2 is well adapted for humans. What does this mean for re-emergence?

[25]  Rossana Segreto, Yuri Deigin, Kevin McCairn, Alejandro Sousa, Dan Sirotkin, Karl Sirotkin, Jonathan J. Couey, Adrian Jones & Daoyu Zhang (2021), Should we discount the laboratory origin of COVID-19?

[26]  Steven Carl Quay (2021), A Bayesian analysis concludes beyond a reasonable doubt that SARS-CoV-2 is not a natural zoonosis but instead is laboratory derived

[27]  Aksel Fridstrøm (2020), The evidence which suggests that this is no naturally evolved virus

[28]  Jean-Claude Perez & Luc Montaignier – International Journal of Research Granthaalayah (2020), Covid-19, SARS and bats coronaviruses genomes peculiar homologous RNA sequences

[29]  Thomas Würdinger, Monique H. Verheije, Victor W. van Beusechem, Cornelis A. M. de Haan, Peter J. M. Rottier, Winald R. Gerritsen (2003), 463. Coronaviruses Are Able to Efficiently Eradicate Human Tumor Cells if Provided with the Appropriate Virus Receptor

[30]  Wei Feng, Ashley M. Newbigging, Connie Le, Bo Pang, Hanyong Peng, Yiren Cao, Jinjun Wu, Ghulam Abbas, Jin Song, Dian-Bing Wang, Mengmeng Cui, Jeffrey Tao, D. Lorne Tyrrell, Xian-En Zhang, Hongquan Zhang, & X. Chris Le (2020), Molecular Diagnosis of COVID-19: Challenges and Research Needs

[31]  The Guardian (2020), Experts fear false rumours could harm Chinese cooperation on coronavirus

[32]  Michael R. Gordon, Warren P. Strobel & Drew Hinshaw – The Wall Street Journal (2021), Intelligence on Sick Staff at Wuhan Lab Fuels Debate on Covid-19 Origin

[33]  Botao Xiao & Lei Xiao (2020), The possible origins of 2019-nCoV coronavirus

[34]   Juanne Pili & David Puente – Open (2020), No! Un documento cinese non prova l’origine del coronavirus in un laboratorio di Wuhan

[35]  Charles Calisher, Dennis Carroll, Rita Colwell, Ronald B. Corley, Peter Daszak, Christian Drosten, Luis Enjuanes, Jeremy Farrar, Hume Field, Josie Golding, Alexander Gorbalenya, Bart Haagmans, James M. Hughes, William B. Karesh, Gerald T. Keusch, Sai Kit Lam, Juan Lubroth, John S. Mackenzie, Larry Madoff, Jonna Mazet, Peter Palese, Stanley Perlman, Leo Poon, Bernard Roizman, Linda Saif, Kanta Subbarao & Mike Turner – The Lancet (2020), Statement in support of the scientists, public health professionals, and medical professionals of China combatting COVID-19

[36]  Kristian G. Andersen, Andrew Rambaut, W. Ian Lipkin, Edward C. Holmes & Robert F. Garry – Nature Medicine (2020), The proximal origin of SARS-CoV-2

[37]  Philip Ball & Amy Maxmen – Nature (2020), The epic battle against coronavirus misinformation and conspiracy theories

[38]  James Gorman – New York Times (2020), Prominent Scientists Denounce End to Coronavirus Grant

[39]  Carl Zimmer, James Gorman & Benjamin Mueller – New York Times (2021), Scientists Don’t Want to Ignore the ‘Lab Leak’ Theory, Despite No New Evidence

[40]  New York Times (2021), Why the Lab Leak Theory Matters

[41]  New York Times (2021), Here’s a look at explaining the Wuhan lab-leak theory

[42]  Dake Kang, Maria Cheng & Sam McNeil – The Associated Press (2020), China clamps down in hidden hunt for coronavirus origins

[43]   Freddie Sayers – UnHeard (2021), How Facebook censored the lab leak theory

[44]   World Health Organization (2020), Origin of SARS-CoV-2

[45]   Wold Health Organization (2021), WHO calls for further studies, data on origin of SARS-CoV-2 virus, reiterates that all hypotheses remain open

[46]   WION (2021), Gravitas: Facebook won’t censor ‘lab leak’ theory posts

[47]  Francis Collins – NIH (2014), NIH Lifts Funding Pause on Gain-of-Function Research

[48]   Frank Pallone Jr. & Cathy McMorris Rodgers – Congress of the United States (2021), Letter to NIH

[49]  The Guardian (2020), Facebook lifts ban on posts claiming Covid-19 was man-made

[50]  USA Spending. Project Grant FAIN R01AI110964

[51]  Sarah Owermohle – Politico (2020), Trump cuts U.S. research on bat-human virus transmission over China ties

[52]   The Chimpanzee Sequencing and Analysis Consortium – Nature (2005), Initial sequence of the chimpanzee genome and comparison with the human genome

[53]  Bryan A. Johnson, Xuping Xie, Adam L. Bailey, Birte Kalveram, Kumari G. Lokugamage, Antonio Muruato, Jing Zou, Xianwen Zhang, Terry Juelich, Jennifer K. Smith, Lihong Zhang, Nathen Bopp, Craig Schindewolf, Michelle Vu, Abigail Vanderheiden, Emma S. Winkler, Daniele Swetnam, Jessica A. Plante, Patricia Aguilar, Kenneth S. Plante, Vsevolod Popov, Benhur Lee, Scott C. Weaver, Mehul S. Suthar, Andrew L. Routh, Ping Ren, Zhiqiang Ku, Zhiqiang An, Kari Debbink, Michael S. Diamond, Pei-Yong Shi, Alexander N. Freiberg & Vineet D. Menachery (2021), Loss of furin cleavage site attenuates SARS-CoV-2 pathogenesis

[54]   Matt Taibi (2022), The Twitter Files – part 1

[55]  Adam Taylor, Emily Rauhala & Martin Selsoe Sorensen – Washington Post (2021), In new documentary, WHO scientist says Chinese officials pressured investigation to drop lab-leak hypothesis

[56]   World Health Organization (2021), WHO-convened global study of origins of SARS-CoV-2: China Part

[57]  Michael R. Gordon, Warren P. Strobel & Drew Hinshaw – The Wall Street Journal (2021), Intelligence on Sick Staff at Wuhan Lab Fuels Debate on Covid-19 Origin

[58]    Vineet D. Menachery, Boyd L. Yount Jr., Kari Debbink, Sudhakar Agnihothram, Lisa E. Gralinski, Jessica A. Plante, Rachel L. Graham, Trevor Scobey, Xing-Yi Ge, Eric F. Donaldson, Scott H. Randell, Antonio Lanzavecchia, Wayne A. Marasco, Zhengli-Li Shi & Ralph S. Baric (2015),  A SARS-like cluster of circulating bat coronaviruses shows potential for human emergence

[59]  Warren P. Strobel & Michael R. Gordon – The Wall Street Journal (2020),  U.S. Intelligence Sifts Evidence for Origins of Coronavirus

[60]  AGI (2023), Wall Street Journal: “La Cina aiuta la Russia nella guerra in Ucraina”

[61]  Simone McCarthy – CNN (2023), US agency assessment backing Covid lab leak theory raises more questions than answers – and backlash from China

[62]  Michael R. Gordon & Warren P. Strobel – The Wall Street Journal (2023), Lab Leak Most Likely Origin of Covid-19 Pandemic, Energy Department Now Says: U.S. agency’s revised assessment is based on new intelligence

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